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"La prossimità attiva è un valore universale perché sostenuta da un radicato codice antropologico, ma scegliere di diventare più solidali significa percorrere un vero e proprio cammino iniziatico. La ragione ci mostra quanto ingiusto sia il mondo e ci rende consapevoli del male disseminato dall'uomo. La spiritualità che alberga in ognuno di noi alimenta la speranza attiva che il mondo possa cambiare. La ragione e la passione ci indicano che occorre assumere in prima persona l'iniziativa per inverare la speranza. Il Buon Samaritano ci insegna che occorre prendersi cura in modo responsabile dell'altro, dare respiro e sviluppo all'azione solidale. Benefici inaspettati sgorgano dall'azione solidale. Il bene fatto non va mai perduto, ma frutta altro bene. Il bene compiuto senza attendersi nulla in cambio ritorna a vantaggio di chi l'ha elargito. Ci si ritrova con una visione più profonda della vita, si accede a mondi nuovi, si è illuminati da bagliori sapienziali. E poi i nuovi legami che si istituiscono ci fanno riconoscere la nostra interdipendenza come esseri umani. Rafforzano il senso di comune appartenenza all'umanità. E ad un potere più grande."